Terroir

Il mio carattere si è notevolmente smussato da quando mi sono adattato al sublime romanticismo lacustre, reo di avermi arricchito di una sensibilità nuova.

La natura del lago si contrappone a quella aspra e definita delle zone accecate dal sole e forgiate dai climi siccitosi, sfumando nei contorni del sogno, in un’armonica mescolanza di colori e profumi.

In compagnia di altre uve porto colore, carattere, corposità e capacità di invecchiamento, ma in questo luogo di pace ho trovato da solo un equilibrio che mi consente di liberare la mia complessità con eleganza e leggerezza, senza perdermi in eccessi.

Prediligo terreni collinari, ben esposti e ventilati, mediamente argillosi, profondi, con scheletro.

Mi sono adattato alle zone perimetrali al lago, dove si possono trovare litologie molto diverse fra loro. Sicuramente prediligo la zona ad ovest rispetto al lago, dove si trovano anche i vigneti di Madrevite. Questa zona particolarmente vocata per i vitigni a bacca rossa si estende fino a toccare Chiusi e verso sud fino a Città della Pieve. È la zona che durante il Pliocene superiore si trovava al limite di quel mare occidentale che copriva tutta la Toscana, con l’oscillazione periodica del livello del mare. Questo processo ha portato alla formazione di sedimenti marini intercalati da depositi salmastri costieri e depositi fluviali. Si tratta di sabbie più o meno argillose, con intercalazioni di ciottolami e differenziazioni date dalla presenza di fossili marini, salmastri o lacustri. Questa variabilità, assieme all’esposizione dei versanti, garantisce un ottimo areale per la mia coltivazione. 

Nella parte ad est, al di sotto dei sedimenti lacustri, appaiono invece lembi di marne e argille variegate, di età oligocenica superiore/miocenica, con affioramenti a macchie di leopardo di depositi lacustri più recenti. Questo determina un microclima particolare, più idoneo all’olivicoltura e all’allevamento di vitigni a bacca bianca ma anche in questa zona posso dare ottimi risultati, soprattutto in annate calde o per la produzione di rosati e vini spumanti.

Grazie alla presenza del lago che funge da volano termico proteggendo il mio sviluppo, non rischio molto. Anche i freddi più rigidi sono attenuati dalla funzione mitigatrice del lago. È anche vero però che questo areale è a volte caratterizzato da estati con prolungati periodi siccitosi, che vengono superati solamente grazie alla natura argillosa dei suoli e all’esperienza contadina di chi li sa gestire con sapienti lavorazioni, conservando la poca umidità rimasta con erpicature superficiali e frangizollature.

Blog Gamay del Trasimeno
Logo
Enable registration in settings - general