Ciao,
sono il Gamay del Trasimeno…
L’origine del mio nome è frutto di uno scambio d’identità, giacché non ho nulla a che vedere con il Gamay coltivato nella regione francese del Beaujolais (un’area AOC, ovvero Appellation d’Origine Contrôlée), nei pressi di Lione.
L’errore, probabilmente, fu commesso quando iniziarono le prime trascrizioni di viticoltura, da parte di chi commerciava con il sud della Francia; venne chiesto ai vignerons di quella zona come si chiamasse l’uva coltivata allo stesso modo sulle sponde del Trasimeno.
A causa dello scambio di identità che ne derivò, per un lungo periodo sono stato allevato con la tecnica ad alberello, molto lontana dalla tipica tecnica a “vite maritata” utilizzata invece fin dagli Etruschi nelle zone vicine al Lago Trasimeno.
Recenti studi genetici, condotti presso l’Università di Perugia, hanno invece dimostrato che appartengo alla famiglia dei Grenache, diffusa in diverse zone della Francia meridionale. Da questa ricerca è emerso che il Gamay del Trasimeno è la stessa varietà conosciuta anche in altre zone d’Italia con il nome di Cannonau in Sardegna, Tai Rosso in Veneto, Bordò nelle Marche, e a livello internazionale come Garnacha (Spagna), Grenache (Francia) e in generale Grenache Noir in tutto il resto del mondo.
La leggenda narra che i miei antenati arrivarono sulle rive del Trasimeno intorno al 1600 con la dominazione spagnola sull’Italia centro meridionale, seguita alla pace di Cateau-Cambrésis del 1559.
La Duchessa Eleonora Mendozza, che si sposò nel 1610 con Fulvio Alessandro della Corgna, l’ultimo signore di Castiglione del Lago, avrebbe infatti portato in dote alcune viti direttamente dalla Spagna come buon auspicio, e anche perché pare fosse una grande estimatrice del vino di questo vitigno.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, i pastori sardi si stabilirono sul lago Trasimeno giungendo da occidente, attraversando la Maremma Toscana e la Val d’Orcia. Con le due transumanze sarde verso il continente, le ondate migratorie consolidarono la presenza dei miei progenitori su questi territori.
Sulle mie origini aleggia il mistero e molti studiosi indagano tutt’ora. Le prime citazioni che mi riguardano sono state rinvenute intorno al 1300 in Sardegna: qui infatti sono stati scoperti testi antecedenti a quelli spagnoli del 1613, nei quali Cervantes nomina la “Garnacha Blanca”.
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