Lago Trasimeno, lì dove tra Storia e Natura trovano casa vino, olio e zafferano

“Il lago era immerso nel silenzio, come se avesse inghiottito tutti i rumori. La superficie sembrava uno specchio, s’increspava a ogni soffio di vento. Si sentiva soltanto, ora alto, ora basso, il canto degli uccelli”. Banana Yoshimoto forse non parlava del Lago Trasimeno quando ha scritto queste righe così evocative eppure, avrebbe potuto. Se si ascolta questa frase e si chiudono gli occhi si può vedere Passignano, dolcemente adagiata sulle rive dello specchio d’acqua o Castiglione del lago, terra di Marchesi, di guerre, di Memoria e, allo stesso tempo, di pace. Perché la pace è il minimo comun denominatore dei colli che abbracciano questo lago – il quarto per grandezza in tutta Italia -, partendo dalle rive e camminando lentamente sui pendii. Lì dove la natura, di tanto in tanto, si lascia addomesticare dalla mano del’uomo e nascono le vigne, che si intrecciano con la Storia.

Estratto da un articolo a cura di (La Repubblica)

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