La leggenda narra che i miei antenati arrivarono sulle rive del Trasimeno intorno al 1600 con la dominazione spagnola sull’Italia centro meridionale, seguita alla pace di Chateau-Chambrésis del 1559.
La Duchessa Eleonora Mendozza, promessa sposa a Fulvio Alessandro della Corgna, l’ultimo signore di Castiglione del Lago, avrebbe infatti portato in dote alcune viti direttamente dalla Spagna come simbolo di buon auspicio e anche perché pare fosse una grande estimatrice del vino che si produceva da questo vitigno.
Tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900, i pastori sardi si stabilirono sul lago Trasimeno giungendo da occidente, attraversando la maremma toscana e la Val d’Orcia. Con le due transumanze sarde verso il continente, le ondate migratorie consolidarono la presenza dei miei progenitori su questi territori.
Sulle mie origini aleggia il mistero e molti studiosi indagano. Nuove ricerche hanno intercettato le prime citazioni che mi riguardano intorno al 1300 in Sardegna, scoprendo testi di molto antecedenti a quelli spagnoli in cui Cervantes nomina la “Garnacha Blanca” datati 1613.
Italia Spagna…uno a zero
Un clamoroso colpo di scena sembra infine dare l’ultimo affondo a chi credeva che la mia lingua di origine fosse il catalano.
Un gruppo di archeologi, durante degli scavi in terra sarda, hanno scoperto la presenza di vinaccioli databili all’età nuragica, che si sono rivelati appartenenti a una varietà di uva assimilabile all’odierno Cannonau, mio antenato.
